Le due non si conoscono ma una tragica fatalità le porta ad incontrarsi e a diventare amiche e complici, diventando così indispensabili l’una per l’altra.
Stringer, infatti, mostrerà al mondo intero l’oceano visto da una prospettiva diversa, quella di una tartaruga che ripercorre la stessa strada che i suoi antenati fanno da ormai più di 200 anni.
I protagonisti del film sono quattro ragazzi appena usciti dall’addestramento e che vengono spediti in guerra. Qui sono costretti a restare chiusi in un carro armato per 24 ore con il compito di rivendicare con la forza la non tolleranza di Israele verso gli attentati libanesi, dopo quello subito dall’ambasciatore di Gerusalemme in Inghilterra.
La prima coppia è formata da Nicola (Luca Argentero), un poliziotto pugliese che dopo una vita passata a cambiare una ragazza al mese si è innamorato della figlia dell’Ambasciatore indiano e ha deciso di sposarla, nonostante suo padre sia un contadino all’antica che di sicuro non vedrà di buon occhio questa unione.
Il film è ambientato nel Minnesota, precisamente a St. Louis Park, nel 1967. Il protagonista è Larry Gopnik, un professore che insegna fisica in un college ebreo e che ad un certo punto vede la sua vita andare in pezzi.
Questa volta però questa non si tratta di orchi ma di alieni, o meglio, degli abitanti del Pianeta 51 e che a noi sorge spontaneo chiamare alieni mentre in realtà loro classificano come alieni noi umani abitanti del pianeta Terra.
Anche questa volta Moore userà il suo stile, un misto di umorismo e indignazione, per mostrare al mondo intero il prezzo che la gente comune di tutto il mondo ma che soprattutto gli americani pagano per il loro amore verso il capitalismo, un qualcosa che fino a qualche anno fa sembrava innocuo e innocente ma che oggi si è trasformato in un incubo.
