Costantino Vitagliano se la canta e se la suona tutto da solo con il suo documentario Narciso in cui racconta la sua interessante vita (va beh, interessante, quello che è insomma), la sua relazione lavorativa con Lele Mora e di quella che è stata la sua esperienza nel mondo dello spettacolo.
“Ci vedrete la mia vita attuale (…) ma soprattutto il mio passato e il mondo che mi girava attorno, erano tempi in cui il fenomeno mediatico Costantino aveva raggiunto il suo apice. Dormivo soltanto tre ore per notte, giravo da un aeroporto all’altro tra jet privati e feste a casa di personaggi influenti, compreso il mio manager di allora Lele Mora. (…) Vedevo che qualsiasi cosa intorno a me, penne, pupazzi, figurine. Ero sempre in tv, ma sceglievano di mostrare solo quello che volevano loro. In questo modo, invece, ho pensato di riprendere quello che volevo io. (…) Per anni ho girato con una telecamera in mano. Volevo documentare quel che mi accadeva. Ho sessanta ore di girato. Farò vedere chi ero e come sono diventato. Ci sarà tutto il mio mondo: Lele Mora, quelli dell’agenzia, i personaggi che ho conosciuto“.