Il tempo che ci rimane è un film che vede
Elia Suleiman nelle vesti di regista, sceneggiatore e attore che, attraverso una pellicola idealmente suddivisa in quattro parti,
cerca di poporre una riflessione sulla storia degli arabi palestinesi a partire dal 1948, anno della proclamazione dello Stato di Israele, fino ai giorni nostri.
Quella che è una storia drammatica, fatta di sparatorie e morti, viene raccontata dal regista attraverso episodi comici o tragici che hanno caratterizzato la vita delle tantissime persone che hanno vissuto e che vivono ancora oggi l’esperienza di trovarsi coinvolti in questa parte di storia del paese.