Raoul Bova parla del suo ultimo film

Raoul Bova parla del suo ultimo film

A 17 anni dal grande successo “Piccolo grande amore”, Raoul Bova torna a lavorare con Carlo Vanzina ma questa volta in una commedia intrecciata sull’amore e su equivoci divertenti: “Ti presento un amico” che vede Bova alle prese con un lavoro precario e immerso in diverse e potenziali love story.

L’attore parlando del film si dimostra soddisfatto e anche contento di essersi staccato dai personaggi drammatici da “tenebroso” per cimentarsi in un nuovo ruolo.

Ma per saperne di più leggiamo subito l’intervista!

“Ti presento un amico”

 "Ti presento un amico"

Marco Ferretti è un attraente manager italiano che lavora a Londra in una grande multinazionale di cosmetici.
Mollato dalla fidanzata e trasferito a Milano, Marco si trova a dover affrontare un nuovo incarico che, per quanto ben pagato, lo mette nella difficile posizione di dover licenziare numerose persone della sua ditta; allo stesso tempo quattro donne più o meno nevrotiche s’insinuano prepotentemente nella sua vita, causandogli equivoci e complicazioni a non finire, dato che Marco, nonostante i suoi trentasette anni, quando si tratta di rapportarsi con l’altro sesso, ha la stessa maturità di un adolescente….

CineTv incontra il cast di “Una vita tranquilla”

CineTv incontra il cast di “Una vita tranquilla”

Ieri, presso l’Anteo Spazio Cinema di Milano, è stato presentato alla stampa il film “Una vita tranquilla” per la regia di Claudio Cupellini. Presenti alla conferenza il regista, l’attore protagonista Toni Servillo ed il co-protagonista Marco D’Amore.

Tutti e tre si sono gentilmente resi disponibili a rispondere alle domande di noi giornalisti.

Figli delle stelle

Figli delle stelle

Figli delle stelle è un film di Lucio Pellegrini che vede per protagonisti un gruppo scalcinato di trentacinquenni che decidono di rapire un ministro, per donare poi i soldi derivanti dal suo riscatto alla vedova di un loro amico morto sul lavoro.

Tratteggiato sui toni leggeri della commedia, il film, che non lesina affatto sulle battute comiche, basa il proprio humor sulla convivenza forzata a cui si trova a dover far fronte l’improvvisato gruppo di rapitori, che non solo riesce a rapire la persona sbagliata, ma si rende anche conto che il segretario in questione è tutto fuorché una cattiva persona, e che, anzi, i suoi ideali politici sono interamente rivolti al bene comune.

Passione – un’avventura musicale

Passione – un’avventura musicale

Passione –un’avventura musicale- è il titolo dell’ultimo film di John Turturro e, visto il tema, non potrebbe esserci titolo più azzeccato.
Più che di un film vero e proprio, si tratta infatti di una sorta di viaggio all’interno della tradizione della canzone napoletana, una tradizione nella quale si respira tutta la passione che, per l’appunto, contraddistingue i suoi cantautori e, più in generale, i napoletani.

Niente paura

Niente paura

Le canzoni di Ligabue come colonna portante di un documentario sulla storia italiana.
Questa è l’idea base del film di Piergiorgio Gay: raccontare gli ultimi trent’anni del nostro Paese, accompagnando ogni momento con una canzone del cantante romagnolo.
Ogni pezzo di storia mostrata (dalla caduta del muro di Berlino all’uccisione del giudice Borsellino) si alterna con frammenti di sequenze tratte dai concerti di Ligabue, nei quali si vede un pubblico adorante (prevalentemente giovanile) che canta con lui le sue canzoni.
Sono presenti anche diverse interviste, tutte con protagonisti persone comuni: dalla studentessa universitaria figlia di immigrati albanesi, all’operaio che ha lavorato per ricostruire la stazione di Bologna dopo la strage causata dall’esplosione della bomba, nel 1980.

“Il Profeta” arriva in dvd

"Il Profeta" arriva in dvd

Con Audiard scopriamo che il nipote del giovane Holden è arabo e la sua iniziazione avviene in carcere. Il risultato sarà un profeta a tinte forti, plasmato a suon di bastone e carote.

Bellissimo, crudo e tremendamente realistico il romanzo di formazione con protagonista Tahar Rahim, la metafora della vita secondo il regista Audiard, che incanta per le soggettive che inducono lo spettatore a staccarsi dalla solita passività e ad immedesimarsi nelle vicende del protagonista.

E poi c’è la poetica di sequenze oniriche e mistiche, quasi a voler sviscerare l’inconscio di ognuno di noi diviso, come il giovane Malik del film, tra il bene e il male.