
Per farlo però il mago ha bisogno di un valido aiuto, per questo recluta un giovane studente di college, Dave Stutler, che suo malgrado si trova costretto ad assumere i panni di apprendista del potente Balthazar Blake.
Per farlo però il mago ha bisogno di un valido aiuto, per questo recluta un giovane studente di college, Dave Stutler, che suo malgrado si trova costretto ad assumere i panni di apprendista del potente Balthazar Blake.
Questa volta Tata Matilda è chiamata ad intervenire in soccorso di una giovane madre di nome Isabel Green che cerca di mandare avanti la fattoria di famiglia mentre suo marito è impegnato al fronte.
Tutto comincia quando durante le vacanze estive in uno stabilimento balneare c’è la consueta elezione della Miss, a sorpresa Anna viene chiamata a salire sul palco e viene eletta “mamma più bella”.
Una squadra della forze speciali irrompe nell’edificio ed è capitanata da un dottore e dal suo operatore che è munito di videocamera per monitorare lo stato dell’epidemia e riprendere contatto con gli inquilini e i vigili del fuoco scomparsi. Nel blitz della polizia finisce anche un gruppo di ragazzi che si trova per caso sul tetto dell’edificio che si sta divertendo a riprendere bravate con una telecamera.
Ancora una volta armati dei loro zaini protonici dovranno far fronte a fenomeni paranormali, ma questa volta alla testa di un gruppo di allievi che istruiranno a nuove tecniche, come la separazione neuronica e l’intercettamento interplanetario che permetteranno loro di spostarsi da una dimensione all’altra.
Ad accoglierlo in casa è suo padre che appare ringiovanito sia fisicamente che caratterialmente, il motivo di questo suo cambiamento si chiama Olga, la badante che ha deciso di sposare e che gli sta pian piano portando via tutti i suoi soldi.
Ad un certo punto però gli viene chiesto di licenziare i suoi musicisti ebrei, Filipov si rifiuta di farlo non solo perchè si tratta di una cosa ingiusta ma anche perchè tra i gli ebrei di cui dovrebbe sbarazzarsi c’è anche il suo migliore amico Sacha. Il rifiuto di Filipov equivale al suo licenziamento anche se per i successivi trent’anni continua a lavorare al Bolshoi, ma come uomo delle pulizie.