Vi è una contrapposizione di base tra il mondo candido della danza, in cui si cerca il raggiungimento della perfezione stilistica mentre dall’altra vi è il lato oscuro della mente umana e l’influire di questo sulle azioni quotidiane.
Nathalie Portman rappresenta in pieno il tema del doppio, prima castrata da una madre ossessiva e tirannica sulla metafora del sesso, poi alla ricerca sfrenata di questo e della sua perfezione che il più delle volte sfocia in una masturbazione sia fisica che mentale fine a se stessa.