Il film, come si capisce dal titolo del romanzo, ha come tema centrale la pace raggiunta tra bianchi e neri soprattutto grazie al contributo di Nelson Mandela, persona che ha avuto un ruolo leader nella lotta contro le leggi razziali e che dopo aver sconfitto l’apartheid riesce a diventare presidente del Sudafrica grazie alle libere elezioni.
Il film è ambientato nel Medioevo e ha come protagonista Dastan, un principe che si trova ad avere nelle mani il destino dell’umanità , deve infatti impedire una tempesta di sabbia in grado di distruggere il mondo intero.
Il film ha come protagonisti Mark e David, due fotoreporter che lavorano nei luoghi che fanno da sfondo alla guerra tra iracheni e curdi alla fine degli anni ’80. Nel momento in cui il conflitto inizia a farsi più duro David decide di non rischiare la vita e di tornare a Dublino, dove lo aspetta sua moglie che sta per dare alla luce un bambino.
Tra i superstiti, che sono i veri protagonisti del film, troviamo Columbus che sembra essere riuscito a rimanere in vita grazie a delle regole da lui stesso create e che segue scrupolosamente.
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La ragazza è decisa a realizzare il suo sogno ma le persone che le sono vicine, primo tra tutti suo padre, ritengono che trasferirsi in Italia non sia affatto una buona idea, per questo cercano di convincere Francesca a restare in Romania raccontandogli cose poco felici sul nostro paese, addirittura le viene detto che in Italia i rumeni vengono rapiti per strada e uccisi per prelevare i loro organi che poi vengono venduti.
Poco dopo che i ragazzi partono per girare il loro film in televisione i notiziari iniziano a riportare una notizia scioccante secondo la quale i morti stanno iniziando man man a tornare in vita. Ovviamente in principio i ragazzi pensano che si tratta di una storia inventata o di uno scherzo di cattivo gusto ma ben presto si accorgeranno che in realtà la notizia è vera.
Nell’ambito della manifestazione ci sarà il Concorso internazionale di lungometraggi con 17 film inediti che concorrono per il Premio Miglior Documentario, il Premio alla Regia, la targa “Gian Paolo Paoli†al Miglior Film Etno-antropologico e il Premio per la Distribuzione in collaborazione con la Fondazione Ente dello Spettacolo.
