La prima impressione che si ricava dalla visione di “
Giù al Nord†è quella di un film il cui soggetto è a dir poco perfetto per l’Italia. Deve aver pensato la stessa cosa il regista
Luca Miniero che, giocando d’anticipo, ha realizzato la versione maccheronica della pellicola francese campione di incassi oltralpe. Un’idea geniale, quasi machiavellica in termini di ritorni economici.
“Benvenuti al Sud†infatti è in cima al box office, ha sbaragliato la concorrenza dell’evento dell’anno “Inceptionâ€. Un successo di pubblico straordinario. Merito del soggetto, un’idea di per se semplice: accentuare quelli che sono gli stereotipi e i pregiudizi esistenti fra cittadini di regioni diverse. Tradotto in italiano significa rispolverare l’eterno duello fra Nord e Sud, fra “polentoni†e “terroniâ€. Stavolta niente De Sica/Boldi, ma un cast azzeccato che vede da una parte il milanese Alberto(Claudio Bisio) e dall’altra il napoletano Mattia(Alessandro Siani). In mezzo comprimari di lusso come l’irresistibile Angela Finocchiaro e il caratterista Nando Paone, il “poker d’ossi†di “Bomberâ€.