Uno dei momenti più significativi della prima puntata di questa quinta edizione di Pechino Express – Le civiltà perdute è stata la presentazione iniziale dei concorrenti all’interno dello studio televisivo di Caracol TV, quando il conduttore Costantino Della Gherardesca, la cui auto-ironia è una cifra superiore a quella di numerosi altri presentatori TV più navigati di lui, ha fatto vedere a casa le otto coppie in gara, una per una.
Ovviamente, c’è da chiedersi il perché di questa scelta e infatti i motivi potrebbero essere due:
– il primo è che, quest’anno, avendo nel cast due ‘pezzi grossi’ della TV di ieri e di oggi come Tina Cipollari e Lory Del Santo, è come se si volesse rimarcare un legame inedito tra il ‘viaggio spirituale’ del programma e la sua nuova anima ‘un po’ glitter’, così com’è quella della Televisione popolare.
Del resto, vien da dire, l’essenza di una certa TV, lì dove si creano certe dinamiche, è proprio lo studio televisivo. Difficile, infatti, fare a meno di notare quei due opinionisti-comparse di Caracol TV che, invitati dal conduttore ad esprimere un giudizio sulla TV italiana, l’hanno definita‘volgare’. Forse lo si nota facilmente perché la sensazione è che quel momento lì avesse un destinatario preciso, sia tra i concorrenti in gara su RAI 2, sia uno a distanza e più ideale. Chissà chi è…
– il secondo, potrebbe essere una considerazione in auto-tutela di chi il programma lo fa: forse ad un certo punto ci si rende conto che Tina Cipollari, probabilmente la concorrente più attesa di questa edizione, a RAI 2 ‘porta con sé’ il suo pubblico, un pubblico anche nuovo rispetto a quello che segue abitualmente il programma. Ecco che, allora, lo studio televisivo di Caracol TV appare il giusto garante di quel compromesso forse necessario per accogliere quel telespettatore nuovo, incuriosire di nuovo quello ‘fedele’ ma anche stupirlo in qualche modo.