Adam Kadmon a Mistero parla dello tsunami del Giappone

Adam Kadmon a Mistero parla dello tsunami del Giappone

Non è la prima volta che compare nelle nuove puntate di Mistero, il programma di Italia Uno, condotto da Raz Degan, ma ieri sera, nella puntata conclusiva, Adam Kadmon ha parlato dello tsunami che ha colpito il Giappone lo scorso 11 marzo e delle possibili teorie per le quali esso si sarebbe verificato.
Facciamo un passo indietro, Adam Kadmon è un nome fittizio che significa “uomo primordiale” ed è una figura della sapienza mistica ebraica che discende dalla Creazione, ma nella cultura popolare Adam Kadmon è un personaggio comparso per la prima volta a Radio 105 nel 2009 e poi, quest’anno, nella nuova edizione di Mistero su Italia Uno.
L’identità del doppiatore e dell’attore che lo interpreta è ancora oggi segreta (indossa una maschera) poichè le sue teorie rientrano nel campo della controinformazione e del complottismo e il suo motto è “Migliorando noi stessi miglioriamo il nostro mondo. Il Cuore ha un solo Colore“.
Ieri sera ha parlato della teoria secondo cui negli ultimi dieci anni vi è stato un numero di terremoti superiori al sesto grado della scala Richter rispetto agli ultimi settanta anni.



Questa teoria si basa sugli studi di un ricercatore del dipartimento di Geofisica di Melbourne, Thomas J. Chalko, il quale sostiene che l’energia complessiva prodotta dalla terra negli ultimi venti anni è aumentata almeno di cinque volte.
Questo perchè per oltre quarant’anni sono state testate segretamente nelle profondità della terra le bombe ai neutroni, con lo scopo di produrre un’arma in grado di uccidere persone che si nascondono in bunker, che si trovano a diversi chilometri di profondità.
Queste particelle subatomiche hanno la capacità di superare barriere quali terra, roccia e cemento armato e una volta che incontrano gli acidi nucleici di un essere umano lo distruggono uccidendolo all’istante.
Le radiazioni neutroniche però, non incontrando nessuna resistenza, vanno molto più in profondità di quanto l’esercito sospettasse, disintegrando così gli isotopi radioattivi che si trovano all’interno del pianeta.
Questo fenomeno però produce a sua volta nuove radiazioni, tra cui nuovi neutroni, che fa sprigionare una reazione a catena che amplifica la quantità di calore prodotta dall’interno di tutto il pianeta e così, questo eccesso di energia termica provocherebbe l’incremento delle attivtà sismiche e vulcaniche.
Questo processo, che si è ripetuto per quarant’anni, sembra aver accelerato il decadimento radioattivo degli isotopi della terra e quindi l’attività sismica e vulcanica, che, secondo questa teoria, sarebbe di origine nucleare.
Gli scienziati analizzando i dati avrebbero scoperto che l’utilizzo indiscriminato delle radiazioni neutroniche sia n grado di provocare un riscaldamento globale talmente grande da riuscire a fondere il nucleo del pianeta.
Se volete saperne di più potete andare sul sito di Adam Kadmon o su quello di Thomas J. Chalko.