Dopo la notizia della scomparsa di Leslie Nielsen di ieri, oggi è arrivata la tragica notizia della morte improvvisa del grande regista italiano che ha firmato capolavori come i Soliti Ignoti e La Grande Guerra.
Malato da tempo di un male incurabile, un tumore alla prostata, in questi giorni era ricoverato in un ospedale romano per l’aggravarsi della malattia e questa notte, forse stanco di soffrire, si è buttato dalla finestra della sua camera.
Il cinema italiano perde così uno dei più grandi maestri della comicità e della commmedia del Novecento, lasciando come eredità i suoi capolavori come Parenti Serpenti, l’Armata Brancaleone, Amici Miei, il Marchese del Grillo, solo per citare i più famosi.
Nato nel 1915, era figlio di un critico teatrale, Tommaso Monicelli, anche lui morto suicida nel 1940, Monicelli si laurea in Storia e Filosofia e nel 1932 si avvicina al mondo del cinema come critico.
Nel 1934, dirige il suo primo cortometraggio Cuore Rivelatore, poi segue I Ragazzi della Via Paal, premiato al Festival del cinema di Venezia.
Con lo pseudonimo di Michele Badiek, nel ’37 dirige il suo primo lungometraggio, Pioggia d’estate e nel decennio che va dal 1939 al 1949 lavora come sceneggiatore.
In quell’anno torna a dirigere film e nasce una fortunata e proficua collaborazione con Steno con cui dirige Guardie e Ladri.
Dal 1953 lavora sia come regista che come sceneggiatore ed in diverse occasioni dirige Totò in vari film, da Totò cerca casa a Totò e le donne.
Nel 1958 dirige I Soliti Ignoti con un cast di stelle del firmamento italiano (Vittorio Gassman, Totò, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori e Claudia Cardinale) che ne decreta il successo di pubblico e di critica.
Da qui parte un fortunato e bellissimo sodalizio con il grandissimo Vittorio Gassman che viene rilanciato in chiave comica, che con la Grande Guerra lo lancia definitivamente nel panorama mondiale al fianco di un altro grande del nostro cinema: Alberto Sordi.
Il film vince al Festival di Venezia e si aggiudica una candidatura all’Oscar.
Negli anni Sessanta dirige la spassosissima serie di Brancaleone, un cavaliere spiantato alla conquista del fantomantico feudo di Austrocaro, interpretato da un divertentissimo Vittorio Gassman.
Dopo La ragazza con la Pistola (con una straordinaria Monica Vitti) e Romanzo Popolare del 1974 ( che vede come protagonista una stupenda Ornella Muti), gira nel 1975 il primo capitolo di Amici Miei, film che fa parte del background di tutti gli italiani.
Seguono poi, Un Borghese Piccolo Piccolo e Il Marchese del Grillo che vedono Sordi protagonista, Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, lo straordinario ed intenso Speriamo che sia Femmina e I Picari.
Nel 1991 Monicelli riceve il Leone d’Oro alla carriera mentre l’anno dopo dirige Parenti Serpenti, una commedia dissacrante e agrodolce sui rapporti famigliari.
Nel 2006 dirige Le Rose del Deserto, racconto sull’occupazione della Libia e nel 2008 firma il suo ultimo film, Vicino al Colosseo..c’è Monti.
Questo è solo un breve riassunto della carriera del grande maestro, perchè per ogni film bisognerebbe soffermarsi e dirne molto di più, ma è meglio che siate voi a guardarli e ad immergervi nei suoi capolavori senza tempo.
L’unica consolazione che oggi si è unito ai grandi attori che ha diretto, che dall’alto ci guarderanno e si divertiranno prendendoci in giro.
Grazie Maestro per quello che ci hai dato in tutti questi anni, grazie per aver lasciato dei capolavori senza tempo.
Grazie.