Il concerto in questione è una delle tappe sudamericane del Vertigo Tour del 2007. Lo stadio della metropoli argentina, avvolto da una calda tonalità di rosso, si accende sulle vibranti note iniziali di “Vertigo”, singolo orecchiabilissimo che apre la kermesse omonima. 85 minuti di puro intrattenimento ma non solo. Perchè gli U2 confermano la loro fama di gruppo impegnato nel sociale, lanciando messaggi a favore dei diritti dei più deboli e contro la guerra.
Succede così che un concerto si trasforma in un evento, un evento diviene un brivido e per un’ora e mezza il mondo intero finisce nel dimenticatoio. Al suo posto un ovale rosso argentino e 4 ex ragazzi in grado di dimostrare che la via per la pensione è ancora lontana, il tutto fra assoli di chitarra, acuti e battiti di mani che grazie al 3d e agli effetti sonori del cinema riducono, anche se poco, il gap con un live.
Bene, bravi, bis. E standing ovation per Bono che fra successi come “One” e “With or Without you” propone un pezzo sublime, scritto e cantato anni fa con Luciano Pavarotti che risponde al nome di “Miss Sarajevo“. Il cantante irlandese si prende anche il lusso di sostituirlo e rivela doti nascoste di soprano. Lì il 3d può fare ben poco, il vero effetto speciale è la pelle d’oca nel sentire un artista internazionale cantare in italiano.
Emanuele Zambon