Adesso però pare di capire che la location delle riprese sia la Nuova Zelanda, dopo un tira e molla con il governo ed il sindacato degli attori che andava avanti già da un bel po’.
Infatti l’inizio di tutto è stata una protesta degli attori neozelandesi ed australiani che lamentavano salari e contratti troppo bassi e senza tutele, che poi è sfociata con uno sciopero a cui si sono uniti i sindacati, fino a che è dovuto intervenire il governo per cercare una mediazione con la produzione, che nel frattempo aveva deciso di spostare il set in Irlanda, dove la manodopera costa meno e gli scenari paesaggistici sono molto simili.
Ma alla fine il set è rimasto in Nuova Zelanda, dopo che il primo ministro John Key in una conferenza stampa ha annunciato che il governo neozelandese favorirà la produzione della pellicola Fantasy, ampliando i criteri per gli incentivi fiscali e permettendo alla Warner Bros di risparmiare una cifra pari a 15 milioni di dollari.
In più, il primo ministro ha dichiarato di esser riuscito a consolidare una partnership strategica con lo studio di produzione che garantirà una grande visibilità ed un’enorme pubblicità per il territorio neozelandese.
“Sono felice del risultato ottenuto, mantenendo qui la produzione del due colossal su The Hobbit non solo riusciremo a salvaguardare i posti di lavoro di migliaia di neozelandesi, ma daremo un seguito al successo ottenuto con Il signore degli anelli promuovendo le meraviglie naturali della Nuova Zelanda su un palcoscenico mondiale“, questo è ciò che John Key ha dichiarato alla fine della conferenza stampa.
Ora quindi potranno finalmente partire le riprese di The Hobbit, sperando che non si verifichino anche altre catastrofi naturali, come è già avvenuto tempo fa.