La pellicola che è stata un successo al botteghino è un mix di fantascienza e horror, in cui emergono i temi cupi e distorti dei personaggi che in qualche modo cercano di creare e allo stesso tempo distruggere la perfezione.
Il regista è lo stesso del film culto, Il Cubo che ad oggi risulta essere un capolavoro assoluto sia per l’idea geniale della storia che per l’ambientazione ed il risvolto psico – antropologico della vicenda, ma in questa pellicola non è riuscito ad eguagliare la suspance e la genialità del precendente.
Il film risulta così essere banale e scontato ed persino un attore del calibro di Adrien Brody non risulta essere credibile, nelle vesti di scienziato/amante della creatura che lui stesso ha generato.
Lo spunto iniziale poteva essere geniale, ma la pellicola si perde nel banale fino a cadere in un finale che vorrebbe essere scioccante ma che risulta essere una brutta copia di Rosemary’s Baby di Roman Polansky.
E’ un peccato perchè l’idea poteva essere sfruttata meglio, dando un’impronta più orrifica e contorta, mentre così risulta essere solo una brutta scopiazzatura di altri film di genere; un Frankestein in chiave moderna ma molto superficiale.
Se non l’avete visto, vi consigliamo una volta finito, di non farvi scoraggiare e noleggiare Il Cubo per godere appieno delle capacità straordinarie di Vincenzo Natali.
Brutti anche gli effetti speciali, nonostante il dvd contenga una parte dedicata al making of del film.