Il libro è opera di un celebre autore di fantascienza statunitense, Ray Bradbury, e narra di un futuro prossimo venturo in cui i vigili del fuoco, oggi impiegati per spegnere gli incendi, saranno invece un corpo speciale con un compito molto spaventoso, quello di bruciare i libri.
Nella società del futuro descritta nel libro i libri sono infatti ritenuti dal potere come un materiale altamente sovversivo, e quindi da eliminare con il fuoco.
Negli anni ’60, poco prima dell’esplosione della contestazione giovanile del ’68 Truffaut ne trarrà un film molto bello dall’omonimo titolo che se ebbe successo all’epoca ancora oggi è un graditissimo cult movie da rivedere. Per questa ragione spesso, come questa sera, viene replicato sulle TV nazionali.
Un film che, sebbene riporti le atmosfere cupe del libro, amplificate dall’ambientazione surreale dove il protagonista si trova ad agire, contiene, rispetto al libro, un ottimismo di fondo più pronunciato, soprattutto nella parte finale, quando il personaggio principale, il pompiere Montag, si ribella e rifiuta di bruciare i libri e fugge via dalla città inutilmente inseguito dalle forze di sicurezza.
Nei boschi, accampati alla rinfusa, troverà altri ribelli come lui, il cui scopo nella vita è diventato quello di imparare a memoria ognuno un libro, in modo da salvarli dalla definitiva distruzione e consegnarli alla memoria delle generazioni future.
Se capitasse a voi, qual’è il libro che scegliereste di tramandare alle future generazioni?