Faranno parte dell’esposizione le numerose immagini di Fellini sul set di Via Veneto, delle donne protagoniste del film e le foto di Pierluigi Praturlon, che ispirò con Tazio Secchiaroli la figura del paparazzo.
“La Dolce Vitaâ€, titolo che evoca l’Italia del boom, il mito di Roma, stili di vita, attrici-dive che potevano fregiarsi a ragione di tale appellativo e cattive abitudini del nostro paese, ha cambiato la storia del cinema italiano ed ha lasciato il segno in quella del cinema mondiale.
Scene indimenticabili che continuano ad ispirare, ad insegnare e a far sognare. Come quella in cui Anita Ekberg pronuncia sensuale “Marcello, come here†invitando Mastroianni a seguirla nell’acqua della Fontana di Trevi.
Un film che racconta appunto la dolce vita nella Capitale tra gli anni ‘50 e ‘60, in sette episodi, e che ha come protagonista un giovane giornalista che si occupa di servizi scandalistici ma che in realtà sogna di diventare uno scrittore.
La prima nazionale della pellicola di Fellini – che quest’anno avrebbe compiuto 90 anni – avvenne a Milano nel febbraio del 1960 (anno in cui vinse la Palma d’Oro al Festival di Cannes) destando scandalo e dando luogo a infinite polemiche. La sera stessa della prima a Milano, Fellini Il pubblico, la stampa e gli addetti ai lavori, Fellini venne a lungo insultato da un gruppo di persone; una signora gli sputò anche in faccia.