Sostenute le consuete foto di rito per la stampa, con tanto di gag con i pupazzi dei Minion, il doppiatore ci accoglie in un elegante salotto dove cordialmente risponde alle nostre domande.
D: Allora Max, ti senti più buono o più cattivo?
R: “Ma dai… io ci ho provato nella vita, ma cattivo non riesco ad esserlo nemmeno con i miei cani quando mi fanno arrabbiare. Devo dire però che c’è un pò di me in Gru. Lui, se vogliamo, è ognuno di noi ogni qualvolta ci sentiamo incompresiâ€.
D: Questo è stato il tuo primo doppiaggio?
R: “Si. C’è anche un curioso retroscena. Io non sono mai stato chiamato a doppiare un cartoon e all’improvviso ho ricevuto 3 offerte. Devo dire che questo tempismo mi ha fatto pensare al fatto che ci sia stata unaâ€curiosa indagine di mercatoâ€. Naturalmente ho scelto “Cattivissimo Meâ€, l’ho trovato il più stimolanteâ€.
D: Per doppiare Gru ti sei ispirato a Steve Carell, la voce americana del protagonista?
R:“Devo dire di no. Ho avuto modo di ascoltare pochissimo il lavoro di Carell e da quel poco ho notato che il suo è un accento totalmente diverso. Il comico americano usa uno slang che qui in Italia sarebbe improponibile, anche se vi assicuro che è davvero bravo. Io, per doppiare Gru, mi sono ispirato ad un vicino di casa ed a mio padre quando si arrabbiaâ€.
D: Insomma com’è stato doppiare Gru?
R: “Beh, la definirei un’esperienza di tipo terapeutico, mi ha aiutato molto ora che sto per diventare papà . Mi sono approcciato a questo progetto da professionista, non l’ho mai considerato uno “special guestâ€. Mi fa sentire vivo diversificare la mia professione, trovo ogni volta nuovi stimoli. Non avere un’ etichetta al giorno d’oggi è rischioso, ma per me è sinonimo anche di crescita umana e professionale. Io faccio l’attore, il conduttore radiofonico, l’imitatore e tutto ciò non mi annoia. Penso a Billy Crystal, ad una star hollywoodiana protagonista di tante commedie ma allo stesso tempo presentatore della notte degli Oscar. In un periodo di crisi come quella odierna trovo umile e lodevole chi cerca di sfruttare al massimo le opportunità â€.
D: In “Cattivissimo Me†si ha l’impressione di un oculato citazionismo cinematografico, dalle armi stile 007 agli inseguimenti aerei che fanno il verso a “Guerre Stellariâ€. Come spieghi questa scelta?
R: “Cattivissimo Me†è una storia se vogliamo semplice, ma raccontata con modernità . I bambini di oggi sono delle “spugneâ€, assorbono tutto quello che noi adulti diciamo. Sono estremamente intelligenti e apprendono con precocità . Per questo “Cattivissimo Me†ha uno stile moderno e citazionista, cerca di cogliere a 360 gradi l’universo dei più piccoli, che oggi come oggi, rispetto ai bambini della mia generazione, sono molto più svegliâ€.
D: Curiosi gli incroci col collega Fabrizio Frizzi. Lui Woody in Toy Story e tu Gru. E in futuro?
R: “Scherzavamo proprio l’altro giorno con Fabrizio su questo fatto. Lui è un collega ed una persona fantastica. A Gennaio saremo insieme in “Attenti a quei 2â€. Poi a Febbraio io ripartirò con “Affari Tuoiâ€, forse sarà l’ultimo anno che lo conduco, chissà …“.
D: A proposito di Gru, progetti segreti per il tuo avvenire?
R: “Diciamo che mi farebbe molto piacere essere confermato per un eventuale sequel. Tra i progetti personali c’è un mio soggetto per il grande schermo, ma niente comicità , si tratta di un argomento serio. Posso solo dire che riguarderà la Sardegna…“.
D: Max, ma non sarà mica una storia sulle orme del film Vallanzasca di Michele Placido, magari su Graziano Mesina?
R: â€No, posso dire che non sarà su Mesina -risponde Giusti quasi preso alla sprovvista- ma…fatte l’affari tua!” (conclude con una risata sorniona)
Emanuele Zambon