Per tutti era l’indimenticabile Ferribotte de “I Soliti Ignotiâ€, il siciliano(lui che in realtà era sardo) gelosissimo della sorella,una giovanissima Claudia Cardinale, e che per questo si scontrerà nel film con il povero ma bello Renato Salvatori.
Un caratterista incredibile Murgia, abile nel far risaltare i luoghi comuni, quelli più ironici e bonari, dei maschi siculi degli anni ’50/’60, regalandoci uno scorcio dell’Italia del dopoguerra ormai anacronistico ma in grado di regalare ancora tanti sorrisi.
Nato a Oristano 81 anni fa in una famiglia di condizioni modeste, Murgia iniziò a lavorare come muratore. Si trasferì poi a Roma, dove fu assunto come lavapiatti in una trattoria della Capitale e fu scoperto da un collaboratore di Monicelli che lo scritturò per “I soliti Ignotiâ€. Sarà la svolta della vita per Murgia, che avrà così il privilegio di lavorare al fianco di mostri sacri come Totò, Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman. Nel film, un successo incredibile di pubblico e critica(era il 1958), sono irresistibili proprio i personaggi di Ferribotte e di Capannelle(l’attore napoletano Carlo Pisacane che sfodera per l’occasione un dialetto emiliano esilarante).
Per Murgia seguiranno poi altre collaborazioni: Da Franco e Ciccio ad Adriano Celentano, ma nel cuore degli appassionati un po’ nostalgici resterà sempre Ferribotte.
Emanuele Zambon