Al grande attore americano viene dunque conferito il premio dall’HFPA Board of Directors, annualmente assegnato a colui il quale attraverso il proprio talento è riuscito a distinguersi nella storia dello spettacolo. Nel 2010 e nel 2009 il Cecil B. De Mille venne consegnato a Martin Scorsese e Steven Spielberg.
De Niro, 67 anni, è stato il protagonista di film indimenticabili, come quelli nati dal sodalizio fra lui e il regista Martin Scorsese. L’attore di “Taxi Driver†è stato il punto di riferimento di una generazione di attori ed artisti che negli anni settanta si affermò prepotentemente ad Hollywood.
Memorabili alcuni suoi personaggi e l’estro con cui l’attore di origini italiane riusciva a dare loro le giuste sfumature. Qualche esempio? Il disadattato Travis Bickle di “Taxi Driverâ€, tassista reduce dal Vietnam che in un momento di cinema puro si gira verso la telecamera incalzando una serie di â€Ce l’hai con me?â€. Le indiscrezioni vogliono che l’intera sequenza sia stata improvvisata da De Niro.
Nella immensa carriera dell’attore si fatica ad individuare un solo personaggio memorabile. La figura con cui De Niro sembra trovarsi a proprio agio sembra essere quella del malavitoso, del boss italoamericano. Nel ’74 interpreta Vito Corleone da giovane nel secondo capitolo della saga de “Il Padrinoâ€, di Francis Ford Coppola. Riceve il primo Oscar, come miglior attore non protagonista. Immenso anche il suo Al Capone de “Gli Intoccabiliâ€. De Niro ingrassa di 20 chili e confeziona un boss da antologia. Nasce il metodo De Niro, ovvero la ricerca maniacale dei particolari in modo da risultare il più fedele possibile al personaggio che interpreta.
Il secondo Oscar arriva con l’interpretazione del pugile Jake LaMotta in “Toro Scatenatoâ€. Bob prima mette su muscoli e tecnica da boxeur e poi ingrassa 30 chili per interpretarlo da vecchio.
Innumerevoli i titoli che meriterebbero una citazione, da “Cape Fear†a “Quei bravi ragazzi†passando per “Il Cacciatoreâ€.
Emanuele Zambon