Vedova, trovatasi di colpa senza soldi né sostanze, Cristina deve trovare un modo per garantire una degna esistenza a lei ed ai suoi figli e, grazie all’aiuto di Charleton (Alessandro Haber), un cantastorie che vive delle proprie rime, Cristina scopre la sua predisposizione alla poesia, diventando in breve tempo una vera e propria minaccia per i potenti, inevitabilmente presi di mira dai suoi versi.
Il film assume i toni di una commedia tranquilla che traccia con delicatezza il profilo di una donna forte che si scontra con la dura e maschilistica realtà del suo tempo.
Per quanto appartenente ad un periodo compreso fra Medioevo ed Umanesimo, la figura di Cristina è quella di una donna moderna, emancipata, che non accetta le convenzioni misogine del suo tempo ma lotta invece per la propria affermazione personale.
Un modello atemporale, quindi, valido in qualunque momento ed epoca.
