Più che di un film vero e proprio, si tratta infatti di una sorta di viaggio all’interno della tradizione della canzone napoletana, una tradizione nella quale si respira tutta la passione che, per l’appunto, contraddistingue i suoi cantautori e, più in generale, i napoletani.
In ogni canzone è racchiusa una storia, una tradizione: è come una sorta di cartolina che presenta gli aspetti migliori (ma anche peggiori) di questa eclettica città .
I pezzi sono cantati da celeberrimi cantanti, tra i quali spiccano: Massimo Ranieri, Mina, Raiz, Pino Daniele, accompagnati da esordienti più o meno conosciuti.
Il regista stesso compare all’interno del suo film, interrogando in italiano le persone che filma, e dimostrando di amare moltissimo Napoli, sentendosi parte della sua realtà , al punto da firmarsi simpaticamente con lo pseudonimo di “Giuà â€.
La sua abilità sta nel saper concentrare brillantemente i temi fondamentali della cultura napoletana, traendone un frizzante documentario che per un’ora e mezza ci trasporta nei meandri di questa città , facendoci conoscere lo spirito caldo e passionale dei suoi abitanti.
Del resto, come lo stesso Turturro afferma all’inizio del film, “Ci sono posti in cui vai una volta e basta. E poi c’è Napoliâ€.
Il film uscirà nelle sale il 22 ottobre.