L’anteprima, organizzata dal distributore MovieMax, sarà proiettata il 5 luglio presso la Sala Trevi di Roma alle ore 21 per un selezionatissimo pubblico di 96 persone, con un anticipo di ben tre mesi rispetto alla prevista uscita nelle sale americane (Ottobre). L’anteprima test (esperimento nuovo qui in Italia) è un’operazione molto usuale nel sistema distributivo del cinema americano, serve appunto a testare e verificare il gradimento finale del pubblico: questo pubblico non potrà essere composto di giornalisti o professionisti del settore ma solo di spettatori comuni. La selezione verrà effettuata attraverso un modulo di richiesta (contenente un mini test) disponibile on line sul sito www.moviemax.it. Soltanto gli utenti registrati che riceveranno l’email di conferma con l’invito ufficiale potranno partecipare alla proiezione. L’operazione sembra entusiasmante e la visione finale un premio a dir poco avventuroso, considerato il contenuto della pellicola (che verrà portata a Roma la mattina del 5 da alcuni incaricati della produzione e ripartirà per gli States la sera stessa dopo la proiezione). Ci saranno inoltre dei sistemi antipirateria all’avanguardia: gli invitati dovranno lasciare i cellulari all’entrata e firmare una dichiarazione in cui si impegnano a mantenere assoluta segretezza sulla trama del film, e saranno controllati da dispositivi a raggi infrarossi installati nella sala.
Quello che per ora sappiamo di Buried – Sepolto, che è già un cult non solo per il cinema indipendente, è una striminzita trama: Paul Conroy, interpretato da Ryan Renolds (marito di Scarlett Johansson) è un imprenditore americano attivo in Iraq che dopo un attacco subito si risveglia dentro una cassa sepolta nel deserto, a un metro e mezzo di profondità . A sua disposizione ha soltanto un accendino, una matita e un cellulare con poca batteria: la sfida che non può essere rivelata è proprio vedere cosa farà l’uomo per riuscire a comunicare con l’esterno e salvarsi dalla morte certa. Contro il panico, la paura, la mancanza di ossigeno … e oltre i limiti fotografici e illuminotecnici del cinema.