Diretto da Roberto Faenza, il film prende posizione su uno dei delitti più misteriosi degli ultimi vent’anni e ricostruisce, seppur con qualche licenza romanzata, un giallo che sembra non essere ancora risolto.
È il 7 agosto del 1990 quando Simonetta Cesaroni (Astrid Meloni) si reca come ogni giorno a lavorare negli uffici dell’Aiag, al terzo piano di un condominio in via Poma 2, nel quartiere Prati a Roma.
Lì incontra il suo assassino che le infligge 29 coltellate.
Lo schivo e burbero commissario Niccolò Montella (Silvio Orlando) si occupa delle indagini: per lui trovare l’assassino di Simonetta diventa quasi una missione.
Le indagini sono difficili, molti punti restano oscuri, alcuni reperti scompaiono per essere poi misteriosamente ritrovati.
A distanza di 20 anni dal delitto Raniero Busco (Fabrizio Traversa), fidanzato della Cesaroni sino al giorno del suo assassinio, viene incastrato dalla prova del DNA eseguita sul reggiseno della donna, e condannato in primo grado a 24 anni di carcere e al pagamento delle spese processuali.
Ma si attende ancora con ansia il risultato della corte d’Appello perché le prove che inchioderebbero Brusco appaiono più che insufficienti per molti.
Nel cast c’è anche Giorgio Colangeli che interpreta Pietro Vanacore, il portiere di quel Palazzo di Via Poma ai tempi dell’omicidio di Simonetta, sospettato per un lungo periodo di tempo e che recentemente si è tolto la vita in circostanze ancora poco chiare.
Nel cast anche Giulia Bevilacqua nel ruolo di Paola, la sorella Simonetta, Massimo Popolizio, Imma Piro, Lorenzo Lavia.
Il regista Roberto Faenza è certo delle critiche che inevitabilmente gli pioveranno addosso anche se di dichiara soddisfatto della pellicola liberamente ispirata a un reale fatto di cronaca.
Il delitto di via Poma andrà in onda martedì 6 dicembre alle ore 21,10 su Canale 5 in prima visione.