Rischio accecamento frequenze digitale terrestre

Rischio accecamento frequenze digitale terrestre

Domani, 27 luglio 2011, sarebbe il termine ultimo per la presentazione delle domande per la partecipazione della gara per l‘assegnazione delle frequenze del dividendo digitale esterno, quelle frequenze sulle quali dovrebbero girare i servizi di internet in mobilità di ultima generazione.


Usiamo il condizionale perché sarebbe sorto un problema che potrebbe influire sulla fruizione, da parte di milioni di utenti, della televisione del digitale terrestre.

Le frequenze di futura assegnazione, infatti, dovrebbero essere quelle compresa tra il canale 61 e 69, potrebbero sovrapporsi alla frequenze immediatamente successive ed immediatamente precedenti a questi valori causando un problema tecnico chiamato in gergo accecamento e di cui si sono visti i precedenti in Gran Bretagna ed altri paesi europei.

Il problema principale, in particolare, riguarderebbe il canale 58, momentaneamente concesso a Mediaset per la sperimentazione dell’alta definizione ma destinato ad essere assegnato, in seguito a gara, ad uno dei 5 multiplex di futura realizzazione secondo le linee guida del Ministero dello Sviluppo.

Nella gara d’appalto, inoltre, dovrebbe entrare anche l’operatore del Tesoro Poste Mobile.

Se così dovesse effettivamente essere, il prezzo di base di 2,4 miliardi potrebbe, anche in considerazione del ridottissimo numero di blocchi da 800 megahertz (soltanto 5), lievitare considerevolmente ridisegnando il futuro della televisione digitale e dell’alta definizione.